Puntuale come sempre, il corpo si prende in carico le nostre sofferenze e fatiche interiori.
Improvviso e senza giustificazione, un dolore fastidioso ed un’infiammazione locale colpiscono la mia spalla destra e due giorni più tardi, una bronchite compare senza preavviso, senza avvisaglie.
Allora mi sorge spontanea una domanda: “Ma come!? Stavo benissimo come da tempo non mi sentivo e ora questi sintomi da dove sbucano?”. E poi, ragionando, mi rendo conto che, due giorni prima, mia madre era stata molto male, e che avevo dovuto prendere in mano la situazione, fare scelte, prendere decisioni e supportare mio padre.
La situazione ha provocato in me un profondo sconcerto ed una grande tristezza, che abilmente ho nascosto e negato a me stessa, allontanando la paura che mi avrebbe resa poco concreta e lucida.
Se teniamo presente che il polmone è l’organo in cui somatizziamo la nostra tristezza e che la spalla destra è simbolo della responsabilità, si comprende subito il senso dei miei dolori fisici. Ma queste sono cose che conosco e con cui mi muovo nel mio lavoro quotidiano di operatore olistico.
Quel che mi ha stupito di più, la vera novità per la sottoscritta è che, se una volta combattevo questi sintomi rifiutandoli, provando grande insofferenza ed anche rabbia, ora, comprendendone il significato, do loro spazio: aspetto paziente che il corpo lasci sfogare l’anima, sempre chiusa dentro ciò che è giusto e ciò che serve e troppo raramente in contatto con quel che sente. Questo mi fa sentire più morbida e accogliente con me, mi dà tempo e spazio, mi fa riconoscere il diritto di sentirmi fragile davanti alla vita, lasciando andare il soldatino di piombo che sempre deve portare avanti l’armata e combattere. Sento inoltre che questa consapevolezza mi rende più capace, come operatore olistico, di comprendere il malessere di chi ho di fronte, supportandolo e accompagnandolo attraverso un lavoro fisico e somato-emozionale, per raggiungere una risoluzione profonda e duratura del dolore: non più solo espressione corporea ma anche voce dell’anima.